1861-2021

LA PRIMA MONETA COMMEMORATIVA DEL REGNO D’ITALIA:

Le 5 lire Vittorio Emanuele II Re d’Italia emesse dalla zecca di firenze tra il 21 marzo e il 13 aprile 1861.

Il diritto presenta la testa nuda rivolta a destra del sovrano, con attorno la legenda Vittorio Emanuele il Re d’Italia; sotto il taglio del collo, la firma dell’incisore, Luigi Gori, e, nel basso, lo stemma dell’allora direttore della zecca fiorentina, Luigi Ridolfi: il monte a sei cime con banda.

Al rovescio, secondo uno schema iconografico riconoscibile e stereotipato, lo stemma sabaudo coronato e attorniato dal collare dell’Annunziata, il tutto entro due rami di alloro; attorno, in alto, il valore della moneta, Cinque Lire Italiane, e, nel basso, l’iscrizione Firenze, Marzo 1861 con, al centro, il marchio della zecca di Firenze, ovvero il fascio littorio.

Collezioni Istituzionali celebra la storia, per i 160 Anni dell’ Unità d’Italia, con questa bellissima ed esclusiva riproduzione delle 5 Lire Italiane.

ARGENTO

Caratteristiche Tecniche:

5 Lire Italiane fondo specchio argento 925/1000
Diametro: 37 mm ca.
Peso: 25 gr. ca.
Prestigiosa custodia fatta a mano,
in pelle primo fiore
Tiratura limitata 160 esemplari.

ARGENTO RICOPERTA IN ORO

Caratteristiche Tecniche:

5 Lire Italiane fondo specchio argento 925/1000
Ricoperta in oro 24K
Diametro: 37 mm ca.
Peso: 25 gr. ca.
Prestigiosa custodia fatta a mano,
in pelle primo fiore
Tiratura limitata 160 esemplari.

DISPONIBILE SU ORDINAZIONE

Lire 5 fondo specchio oro 900/1000, diametro 37mm c.a, peso: 45 gr. c.a., in prestigiosa custodia fatta a mano, in pelle primo fiore, tiratura limitata 99 es.

CENNI STORICI

La prima moneta coniata a nome di Vittorio Emanuele II,primo Re d’Italia.fu lo ‘’ Scudo’’ o ‘’5 Lire italiane’’ d’argento (Ag 900/1000 -37,00mm – 24,89/25,00gr).

Commemora la proclamazione del neonato Regno d’Italia.

Anche se non decretata, dal nuovo Regno, fu coniata in base alle caratteristiche tipologiche del Decreto n.223(29 settembre 1859), dal Governo della Toscana (1859-1861).

In tanti testi vengono riportati le Leggi n.114 e n.123(17 luglio 1861), omettendo, dimenticando o disconoscendo quelle n.16 e n.17 (2 maggio 1861). Legge n.16 (2 maggio 1861) – Regio Decreto: stabiliva l ‘ impronta delle nuove monete d’oro e d’argento. Legge n.17(2 maggio 1861) – Regio Decreto: stabiliva l’impronta delle nuove monete di bronzo. Legge n.144( 17 luglio 1861) – Regio Decreto: stabil iva il corso legale delle nuove monete di bronzo in tutte le province del Regno, e la cessazione del corso legale delle monete erose circolanti nelle province lombarde.

Legge n.123(17 luglio 1861) -Regio Decreto: stabiliva il corso legale della Lira italiana,’’nei suoi multipli e summultipli ‘’, e circa il corso ed il ragguaglio delle monete battute dai cessati governi delle varie province d’Italia.

Il 18 febbraio 1861 si riuni ,in via ufficiosa, il primo Parlamento del Regno d’Italia,a Palazzo Carignano.

Argomento: se il numerale che il Re doveva apporre sulle monete doveva essere ‘’ I ‘’ o ‘’ II ‘’.Alla fine fu lo stesso Re a decidere, mantenendo il numerale ‘’ II ‘’: ‘’…per non commettere ingratitudine verso i gloriosi miei avi, i quali con le loro capacità e le loro spade hanno preparato e permesso, a me, oggi di cingere sul capo la corona d’Italia’’.

Quindi mantenne il numerale ‘’ II’’,assunto quand’era Re di Sardegna.

Il 17 marzo 1861, sempre nello storico palazzo, fu proclamato il Regno d’Italia.

Il 22 marzo, davanti il Parlamento e al Re, nasceva il primo Governo; con Cavour alla presidenza – Vegezzi al Dicastero delle Finanze( non esisteva ancora quello del Tesoro ) – Natoli al Dicastero dell’Agricoltura ( da cui dipendevano le banche).

E per commemorare la proclamazione del Regno d’Italia fu affidata alla zecca di Firenze l’incarico di coniare 21.472 monete d’argento in riferimento al Decreto n.223 del Governo della Toscana,tipo ‘’ Re Eletto’’; con le opportune modifiche (nelle leggende – nel segno di zecca e nell’anno).

D/ Testa nuda del Re,a dx. Sotto il collo: ‘’ L. GORI F. ‘’ (Luigi Gori Fecit /fece). In basso : ‘’Monte con banda ‘’ , simbolo del Direttore della zecca di Firenze, Luigi Ridolfi. Orlo perlinato.

Nel giro : ‘’ VITTORIO EMANUELE II RE D’ITALIA’’. R/ Stemma sabaudo coronato con il collare dell’Annunziata; circondato da due rami di lauro. Esternamente :’’ FIRENZE – fascio con scure – MARZO 1861’’. Orlo perlinato. Circolarmente : ‘’ .CINQUE LIRE / ITALIANE . ‘’. C/ In incuso ‘’ rosetta FERT rosetta nodo rosetta FERT rosetta nodo rosetta FERT rosetta nodo ‘’. Quindi la moneta, pur riportando la data ‘’ MARZO 1861 ‘’, fu coniata tra il 22 marzo ed il 2 maggio,

Decreto n.16.Con codesto furono coniati i nominali da Lire 5 – 2 – 1 e Centesimi 50 nella zecca di Torino e Lira 1 e Centesimi 50 nella zecca di Firenze; tutti col millesimo ‘’ 1861 ‘’ e con le nuove leggende : D/ VITTORIO EMANUELE II – R/ REGNO D’ITALIA, con i rispettivi nominali e segni di zecca.

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